IL MISSILE CHE HA UCCISO 4 BAMBINI A GAZA NON E’ UN CRIMINE. REGOLE DI ISRAELE.
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IL MISSILE CHE HA UCCISO 4 BAMBINI A GAZA NON E’ UN CRIMINE. REGOLE DI ISRAELE.
(NdA: Con le tecnologie più avanzate in fatto di armamenti e spionaggio, droni, satelliti e immagini in cui riescono a vedere se ti stai accendendo una sigaretta o cosa c’è nel tuo panino, noi dovremmo credere che (poverini i soldatini dell’IDF!) non hanno fatto caso che quelli che correvano sulla spiaggia fossero solo dei bambini e che, comunque, ammesso e non concesso, i bambini in quel posto non ci dovevano stare. Vergogna su israele! Vergogna sugli Unaited Steits ov Ammerica che coprono questi infami criminali!!! Vergogna su questi piagnoni che, ogni qual volta li si contesti per le loro efferatezze scagliate contro un popolo indifeso, si giustificano e si parano il culo con il loro Olocausto.)
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Confondere i bambini che giocano in una zona della spiaggia di Gaza per combattenti di Hamas e sparare due missili contro di loro, uccidendoli tutti e quattro, è un tragico incidente e non un motivo per sporgere denuncia penale, lo ha stabilito l’ufficio di un magistrato militare israeliano.
“Il caso è stato chiuso a seguito del completamento di un’indagine penale,” l’esercito israeliano ha detto in una dichiarazione il giovedì.
L’incidente in questione è avvenuto il 16 luglio dello scorso anno in cui la forza di difesa israeliana è stata impegnata in una guerra di 50 giorni con il movimento militante di Hamas. Nelle ostilità sono rimasti uccisi circa 2.200 palestinesi, di cui almeno 1.492 civili, secondo un conteggio delle Nazioni Unite. Fra loro c’erano i quattro bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni. Sono stati uccisi da due missili sparati dall’IDF.
L’attacco, che ha anche ferito altri due bambini e un ragazzo di 21 anni, ha suscitato l’indignazione in quanto i giornalisti all’indomani del colpo hanno detto che non c’era nessun apparente obiettivo militare nelle vicinanze. Israele ha lanciato un’indagine penale sull’episodio, che questa settimana ha portato alla decisione di non sporgere denuncia nei confronti di chiunque.
Un rapporto dell’IDF dell’attacco missilistico dice che la struttura in questione, che si trova nel molo della zona di mare di Gaza City, si è ritenuto essere un impianto della forza navale di Hamas in cui nessun civile dovrebbe avervi accesso. E’ stato preso di mira da diversi attacchi nei giorni precedenti, tra cui uno il giorno prima dell’incidente.
L’intelligence israeliana ha notato diverse persone che entravano nell’installazione in modo veloce, di corsa, ed è stato presunto che fossero commandos di Hamas, secondo il rapporto. Un aereo israeliano ha lanciato un missile, uccidendo uno dei presunti combattenti, e poi un secondo, in cui le persone che erano rimaste hanno cercato di fuggire.
È stato poi accertato che le persone uccise erano solo dei bambini, che erano andati alla spiaggia per giocare a nascondino e a calcio. L’esercito israeliano insiste che non ha potuto identificare i bersagli come minori prima dell’attacco.
Il rapporto israeliano si basa su un gran numero di testimonianze di soldati e ufficiali dell’IDF che sono stati coinvolti nell’attacco, documenti relativi ad esso e filmati dell’attacco missilistico in tempo reale. Tre residenti della Striscia di Gaza hanno fornito dichiarazioni giurate, ma hanno rifiutato di incontrare gli inquirenti israeliani di persona, dice il rapporto.
Alcuni media hanno contestato tutto questo, compreso il The Guardian, che aveva un reporter presso il sito. Il quotidiano britannico ha detto che la struttura era ben visibile dall’Hotel situato nelle vicinanze, dove i giornalisti stranieri hanno soggiornato, e che nessuno di loro aveva visto forze militari lì.
La struttura è facilmente raggiungibile da una stradina laterale e si trova in una zona pubblica e trafficata, il giornale ha aggiunto. I giornalisti che hanno riportato sull’incidente non hanno menzionato alcun equipaggiamento militare allocato sul sito.
Un totale di 190 incidenti relativi alla guerra sono stati riferiti all’ufficio del magistrato dell’IDF, secondo il Jerusalem Post. Di questi, 105 sono stati esaminati e inviati all’avvocato maggiore generale militare, il Generale Danny Efroni, per decidere se hanno dato motivo di rinvio a giudizio.
Il generale ha aperto 22 inchieste penali fino ad oggi. Due di queste sono state chiuse e altre tre hanno portato ad un nuovo procedimento penale con l’accusa di furto-correlate. Diciannove casi sono stati chiusi poichè Efroni ha deciso non non vi era alcuna base per incriminare.
La decisione di chiudere il caso dell’attacco missilistico alla spiaggia da parte dell’IDF si presenta come le azioni israeliane durante l’Operazione bordo protettivo e sono sotto inchiesta da parte della Corte Penale Internazionale. L’inchiesta sta esaminando presunti crimini di guerra commessi durante il conflitto da entrambe le parti coinvolte. Molti si aspettano che il rapporto sarà di condanna verso Israele.
12 giugno 2015 – http://rt.com/news/266782-gaza-missile-killings-dropped/
(traduzione dell’admin)