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BASTA CON LA NEGAZIONE DELLE VISITE FAMILIARI!

Il 14 settembre, ad Ahmad Sa’adat, leader palestinese imprigionato e Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, sono state negate le visite dei familiari per un periodo di tre mesi da parte delle autorità di occupazione carcerarie. Questa azione fa parte della negazione delle visite familiari di centinaia di prigionieri politici palestinesi a piacimento dei funzionari di occupazione israeliani dal giugno di quest’anno. La negazione delle visite familiari non è solo destinata ad isolare i prigionieri palestinesi da tutti i collegamenti con le loro famiglie, le comunità e il mondo fuori dal carcere, ma anche per punire collettivamente le famiglie palestinesi negando loro l’accesso ai loro cari in carcere.

Il 40% degli uomini palestinesi in Cisgiordania e Gaza sono passati dalle carceri dell’occupazione. Oggi, ci sono oltre 7000 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, circa 2000 di loro imprigionati in arresti di massa da giugno. 500 palestinesi sono detenuti in detenzione amministrativa senza accusa né processo, mentre 1.500 prigionieri palestinesi sono malati e negate cure mediche adeguate – e più di 100 di loro sono gravemente malati di cancro e di altre patologia gravi.

Dal giugno di quest’anno, lo stato sionista ha intensificato i suoi attacchi contro i prigionieri palestinesi: oltre alla negazione di centinaia di visite familiari, anche con ordinanze che vietano le visite rivolte a detenuti e ordini di esclusione di “sicurezza” rivolte ai membri della famiglia. Alcuni prigionieri non vedono i loro familiari da anni. Questo si aggiunge alle incursioni violente nelle celle e sezioni dei detenuti, confisca di beni, divieto di accesso alla mensa, e frequenti trasferimenti di detenuti da un carcere all’altro.

Questi attacchi mirano a isolare i prigionieri palestinesi dal popolo palestinese – e dagli occhi e la coscienza del mondo. La Campagna per la Liberazione di Ahmad Sa’adat invita coloro che lottano in solidarietà con la Palestina in tutto il mondo ad agire per sostenere la lotta dei prigionieri palestinesi per la giustizia e la libertà, e a esigere la fine alla pratica di negazione delle visite familiari in ottobre dal 17 al 25.

Questi giorni comprendono anche la giornata del 24 ottobre, 30° anniversario della detenzione del combattente arabo per la Palestina Georges Ibrahim Abdallah nelle carceri francesi. Ad Abdallah, un comunista libanese il cui processo è stato condotto con irregolarità, è stata promessa libertà vigilata in diverse occasioni, ogni volta negata ai più alti livelli del governo francese sotto pressione degli Stati Uniti e degli sionisti. Eventi e azioni sono stati organizzati da Francia e altrove per chiedere la liberazione di Abdallah.

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