Per giustificare il massacro di Gaza, ministro israeliano definisce “nazisti” i palestinesi
Un ministro del governo israeliano ha giustificato le uccisioni a Gaza da parte delle forze di occupazione israeliane chiamando i palestinesi “nazisti”. Copertina – Il ministro israeliano della Pubblica Sicurezza Gilad Erdan [Avi1111 / Wikipedia]
15 maggio 2018
Il ministro degli affari strategici israeliano, Gilad Erdan, ha reagito al crescente numero di morti a Gaza dicendo che il numero di morti “non indicava nulla” perché i manifestanti palestinesi erano “terroristi” che eseguivano gli ordini di un’organizzazione “nazista”.
Erdan ha fatto riferimento ai palestinesi come a “nazisti” in uno sfogo su Twitter in cui difende la brutale uccisione di palestinesi da parte di Israele. Nel momento in cui scriveva, 61 palestinesi erano stati uccisi e quasi 3.000 feriti. Erdan, tuttavia, era del tutto indifferente. Difendendo il massacro israeliano, il ministro del Likud ha detto:
“Nonostante il numero di morti, dobbiamo ricordare e far ricordare: non stiamo parlando di manifestazioni. Stiamo parlando di terroristi di un’organizzazione terroristica che mettono in pericolo i residenti israeliani. Tutta la responsabilità per lo spargimento di sangue spetta ai leader di Hamas, che, con rabbia nazista, versano senza fine sangue per cancellare nella gente il ricordo dei propri fallimenti nella gestione della Striscia di Gaza. Eccola, la verità.”
“Israele non desidera un’escalation e non vuole la morte dei residenti della Striscia di Gaza”, ha continuato Erdan. “Chi lo desidera è esclusivamente chi è alla guida dell’organizzazione terroristica di Hamas, che fa un uso cinico e doloso dello spargimento di sangue. Il numero di morti non indica nulla – proprio come il numero dei nazisti che morirono nella guerra mondiale non fa del nazismo qualcosa che puoi spiegare o capire”.
I commenti di Erdan sembrano fare eco alle osservazioni fatte ieri dal Labour Friends of Israel. Il gruppo di pressione filo-israeliano è stato oggetto di aspre critiche per aver incolpato i palestinesi della propria morte.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org